Nella spiaggia di Recife, un cartello avvisa che è possibile la presenza di squali |
Gli scienziati del Pernambuco, uno stato del Nord-est brasiliano, a caccia di squali per salvare la vita di bagnanti e surfisti che, anche d’inverso, affollano Boa Viagem, la spiaggia urbana di Recife. I tecnici catturano gli animali, mettono sotto la loro pelle un rilevatore di posizione e poi vanno in mare aperto per rimetterli in libertà. Se gli squali dovessero avvicinarsi alle spiagge, i rilevatori attiverebbero un sistema di allarme che avviserà i bagnanti della pericolosa presenza.
Finora gli squali catturati e controllati da questo speciale “Grande Fratello” del mare sono 270: nessuno di loro si è avvicinato alla costa. E’ soprattutto in inverno che, nel Pernambuco, gli squali si avvicinano a terra. Il primo attacco ad un uomo fu nel giugno (nell’emisfero australe le stagioni sono opposte a quello boreale) del 1992. Da allora, le vittime – in maggioranza surfisti - sono state venti. Tre anni fa l’ultimo decesso. Quest’anno l’allarme è massimo. Secondo gli esperti, gli squali si avvicinano a terra durante i periodo dove vento e pioggia sono più intensi e quest’anno il tempo è stato particolarmente inclemente. L’allarme, così, è stato diramato da maggio a settembre.
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