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martedì 29 marzo 2011
Il Brasile finanzierà il Portogallo
ma in cambio vuole un posto all'Onu
Il Brasile aiuterà il Portogallo a uscire dalla attuale crisi economica e finanziaria, ha detto il capo dello stato brasiliano Dilma Rousseff. Rispondendo al suo arrivo a Coimbra, nel Portogallo centrale, dove partecipa alla cerimonia di consegna di una laurea honoris causa al suo predecessore Ignacio Lula da Silva, a un cronista che le chiedeva se il Brasile potrà aiutare il Portogallo, Roussef ha risposto: «Sì. Il Brasile potrà aiutare il Portogallo come il Portogallo aiutò economicamente il Brasile».
Non è la prima volta che uno dei Paesi cosiddetti “emergenti” aiuta il “primo mondo” comprando titoli di Stato. Lo scorso 17 gennaio, la Russia ha annunciato che tornerà ad investire in titoli di Stato della Spagna, un altro Paese oggi in difficoltà. Cina e Giappone lo stanno già facendo.«Stiamo studiando il modo migliore di partecipare alla ripresa dell'economia portoghese» ha detto Rouseff. «Una delle possibilità e di comprare una parte del debito sovrano del Portogallo» ha spiegato Dilma. Fra le altre ipotesi allo studio, ha aggiunto, c'è anche «di ricomprare anticipatamente i titoli brasiliani che detiene il governo portoghese». Rouseff ha anche affermato che molte imprese brasiliane sono «interessate al mercato portoghese». Il Portogallo, ha detto, è «molto importante per il Brasile, è la nostra porta d'ingresso in Europa». Durante la presidenza portoghese dell'Ue tre anni fa è stato firmato al vertice di Lisbona un accordo di partenariato strategico fra i 27 e il Brasile.
Ma l’aiuto brasiliano al governo di Lisbona non sarà del tutto disinteressato. Dilma, infatti, sta giù discutendo con le autorità portoghesi per avere un appoggio alla richiesta brasiliana di avere un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu. Un pallino, questo, dell’ex presidente Lula.
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che mazzata per i portoghesi che si credono tanto superiori ai brasiliani! :)
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