Marcos Lula, di 39 anni, ha annunciato che restituirà il passaporto diplomatico rilasciatogli il 28 dicembre, due giorni prima che il padre lasciasse la presidenza della Repubblica.
E lo fa non senso polemiche, quasi a voler dimostrare che tutto il mondo è paese. Lula jr. ha detto che resituirà il nuovo passaporto ("Non l'ho nemmeno visto"), ma anche il vecchio: "E' come me l'hanno dato, senza nessuna scritta. In otto anni - ha detto - non l'ho mai usato". E ha spiegato che durante gli otto anni di presidenza del padre, lui si è recato all'estero solo per andare in Argentina e in Uruguay, paesi del Mercosul per i quali è necessaria solo la carta d'identità.
Quindi l'attacco alla Folha de Sao Paulo, uno dei più diffusi quotidiani brasiliani, "reo" di aver dato per prima la notizia del rilascio del passaporto "nel nome dell'interesse del Paese". "Questi giornalisti hanno poca intelligenza - ha detto Lula jr. - gli articoli sono ridicoli e la Folha è spazzatura". Il quotidiano non è mai citato col nome della testata, ma come "Pig" che potrebbe significare "maiale" se letto in inglese, oppure come l'acronimo brasiliano di Partido da Imprensa Golpista, ovvero come partito della stampa golpista.
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