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domenica 6 marzo 2011

Gratis 85 milioni di preservativi
nei giorni di follia del Carnevale



Il ministero della Sanità sta distribuendo gratis per tutta la durata del Carnevale 85 milioni di preservativi come forma di prevenzione dell'Aids. Destinatari privilegiati del ministero sono gli adolescenti, e in particolare le ragazze tra i 13 e i 19 anni, considerando che oggi sono le donne a correre il rischio maggiore di essere infettate. In Brasile negli ultimi due anni c'è stata un'inversione di tendenza, e sono le donne a rappresentare il maggior numero di sieropositivi». Lo slogan della campagna è «sem camisinha nao dà», un gioco di parole che in portoghese può significare sia «senza preservativo non si può», ma anche un più prosaico «senza preservativo non darla». Da quattro anni i profilattici vengono distribuiti gratuitamente nelle scuole pubbliche e private brasiliane.
In varie città brasiliane esistono associazioni per tutelare quelli che vengono chiamati, senza giri di parole, “i figli del Carnevale. In genere nascono dopo nove mesi dalla “settimana di follia” ed è intuibile il perché. L’abbandono dei freni inibitori, in quei giorni, ha radici antiche. Si deve andare indietro nel tempo, all’epoca in cui giovani di entrambi i sessi venivano catturati in Africa e venduti come schiavi ai “fazenderos”. E, sempre a quei tempi, uno schiavo era considerato proprietà del padrone il quale, su quei poveri ragazzi di colore, aveva ogni diritto, anche quello di conservarlo in vita o di dargli la morte.

Gli schiavi vivevano in una loro comunità chiusa e non potevano avere alcun tipo di contatto con i “bianchi”. E così si potevano sposare solo fra di loro e quando nasceva un figlio, anche questo diventava automaticamente proprietà del fazendero. Da un punto di vista economico (e cinico), era meglio far procreare gli schiavi piuttosto che andarli a comprare in Africa. Da qui la decisione di nobn far lavorare gli schiavi durante i giorni di Carnevale e di esortarli, anzi, a bere e a fare sesso. L’importante, per i fazenderos, era che le schiave rimanessero gravide. Forse sono anche queste radici che emergono oggi, in tempi di libertà e democrazia, nella “follia” del Carnevale.


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