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lunedì 2 gennaio 2012

Crisi, Dilma lancia la sfida:
"Il 2012 sarà l'anno del Brasile"

 «La comunità internazionale osserva con rispetto e fiducia il nostro Paese. Il 2012 sarà l'anno chiave per il consolidamento del modello brasiliano»: è il commento della presidente Dilma Rousseff, nella sua rubrica "Conversazioni con la presidentessa", dopo la diffusione del rapporto dell'Istituto di ricerca Cebr (Centre for economics ad business research), secondo cui il gigante latinoamericano ha «scavalcato» il Regno Unito diventando così la sesta potenza economica mondiale dietro Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania e Francia.
  «Le nostre priorità, i nostri principi fondamentali, sono la crescita economica e la redistribuzione della ricchezza: è questo il cammino che abbiamo scelto e che garantirà anche il rafforzamento della democrazia», ha aggiunto Dilma. Circa la crisi economica internazionale la presidente ha precisato: «Il 2011 non è stato un anno facile per il mondo ma il Brasile ha preso le misure necessarie per far fronte alla crisi, mettendo al riparo la sua economia, la produzione e l'occupazione. E infatti per noi è stato un anno pieno di successi».
   Il colosso brasiliano si conferma dunque come protagonista indiscusso sul panorama internazionale e regionale - molti analisti lo definiscono come i «nuovi Stati Uniti del continente latinoamericano»-, anche in vista di importanti appuntamenti - i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016 - e di diversi progetti lanciati dal governo, come il 'Piano decennale di espansione dell'energià che prevede la costruzione di centrali idroelettriche in diversi paesi dell'America latina.
   Anche il ministro dell'Economia Guido Mantega ha parlato del 'sorpassò del suo paese nei confronti della Gran Bretagna: «Abbiamo una velocità di crescita doppia a quella dell'Europa. È quindi inesorabile il sorpasso nei confronti della Francia e in futuro, chi lo sà, forse anche della Germania, ma ciò - ha precisato - dipenderà dalla performance» dell'attuale locomotiva dell'economia europea.  «Secondo il Fondo monetario internazionale, il Brasile sarà la quinta economia del mondo entro il 2015: penso che ciò avverrà prima», ha concluso il ministro.

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