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sabato 21 gennaio 2012

Il Brasile va a caccia
di manodopera europea specializzata

Dopo aver annunciato restrizioni all'ingresso indiscriminato di immigranti in fuga da condizioni di estrema povertà, come nel caso degli esuli haitiani, il governo brasiliano ha reso nota l'intenzione di facilitare la concessione di visti di lavoro per gli stranieri più qualificati, in particolare provenienti dall'Europa. Secondo Ricardo Paes de Barros, coordinatore della «Segreteria dei contenuti strategici» di Brasilia, che sta studiando alcune varianti in materia di politica immigratoria, l'idea giusta è quella di aiutare i lavoratori stranieri con elevato bagaglio professionale, ma disoccupati a causa della crisi internazionale, a entrare più agevolmente in Brasile per essere assunti con contratti locali. «È necessario definire fin dove può arrivare la nostra generosità - ha detto Barros - la solidarietà deve avere un limite e va ristretta allo spazio in cui il Brasile è in grado di aiutare».
   Con la rapida crescita economica, e anche in vista degli importanti appuntamenti rappresentati dai Mondiali di calcio del 2014 e dalle Olimpiadi del 2016, il Brasile sta infatti ancora soffrendo per la penuria di manodopera specializzata. Dal petrolio alla cantieristica navale, all'edilizia civile, dall'alberghiero al turismo in generale, la
domanda di lavoro è in aumento e riguarda svariati settori.
Secondo il Dipartimento stranieri del ministero della Giustizia, da gennaio a settembre 2011 Brasilia ha concesso 51mila autorizzazioni di lavoro a stranieri, il 32% in più dello stesso periodo del 2010, mentre il totale degli stranieri in situazione regolare in Brasile è aumentata del 52,4% nel primo semestre del 2011.

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