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venerdì 18 febbraio 2011

Vinicius de Moraes, il Poeta
che cantò l'amore e le donne



La vita di Vinicius de Moraes è stata un’irripetibile fiaba letteraria, la storia di un poeta che si è fatto musico, un intellettuale che è uscito dall’accademia per abbracciare il suo amato popolo e per interpretarne i sentimenti profondi. “La vita – diceva Vinicius - è l’arte dell’incontro”. E, in effetti, la storia dell’uomo è storia di grandi incontri. E a nessuno è dato di fermare la storia. Di più: se si trovasse il modo di fermarla, farlo sarebbe follia. Anzi, un vero suicidio. Gli uomini, quindi, continueranno a incontrarsi. Sempre.
In questo fervore nacque la bossa nova, una musica fortemente intellettuale che però aveva la grazia necessaria per essere amata da tutti. La più importante rivoluzione della musica popolare brasiliana, e non solo, Vinicius ha lasciato un forte segno anche in Italia, dove ha vissuto a lungo. In Italia, infatti, Vinicius lavora con la Vanoni, con Toquinho, incide canzoni per bambini (L’arca di Noe è la più nota), con Baden Powell inventa quello che poi fu definito afro-samba. Insomma senza tregua, nel corso degli anni non ha mai smesso di scrivere.
Nato in una famiglia amante della musica, de Moraes, conosciuto in Brasile come “o poetinha”, piccolo poeta, scrisse poesie fin dall'infanzia. A quattordici anni divenne amico dei fratelli Paulo e Haroldo Tapajós, e con il secondo compose "Loura ou Morena", la sua prima canzone. nel 1929 intraprese gli studi di diritto a Rio de Janeiro. A partire dal 1932 scrisse le parole di dieci canzoni dei fratelli Tapajós. Terminati gli studi pubblicò i suoi primi due libri: Caminho Para a Distância (1933) e Forma e Exegese. In seguito lavorò come censore cinematografico (1935) e scrisse il suo terzo libro, Ariana, a Mulher. Nel 1938 de Moraes si trasferì in Inghilterra grazie ad una borsa di studio del governo inglese che gli permise di studiare letteratura ad Oxford. In quel periodo scrisse Novos Poemas e si sposò per procura.
Vinicius de Moraes si sposò nove volte. In occasione dell'ultimo matrimonio, Toquinho e il percussionista Mutinho gli dedicarono la canzone Escravo da Alegria (Schiavo dell'allegria). Maestro di vita, egli divideva le donne, oltre che in alte e basse, belle e brutte, grasse e magre, e così via, in “acide” e “basiche”. E’ necessaria una profonda conoscenza della chimica, però, per distinguerle, perché molto spesso la donna acida è conscia della propria chimica e adotta vari mascheramenti per passare per “basica”. Un esempio di “basica” ? Marylin Monroe. Un esempio di acida ? Grace Kelly. Secondo Vinicius, si sarebbe potuto fare di Grace Kelly la più grande limonata di tutti i tempi, e neanche lo zucchero di Cuba sarebbe stato capace di addolcirla. Cantastorie, diplomatico, seduttore, poeta, tutto questo era Vinicius, e come diceva Chico Buarque, molti artisti lo invidiavano, perché lui viveva come si sarebbe dovuto vivere, poeticamente, lui viveva la Poesia, che poi cantava nelle sue canzoni, interpretate o prestate ad Antonio Carlos Jobim, Toquinho e molti altri.
Memorabile la sua poesia “Per vivere un grande amore”. Una poesia, ma anche un condensato di consigli da chi, come lui, è un grande professionista dell’amore:
Per vivere un grande amore
…. è necessaria molta concentrazione e molto tatto,essere un poco serio e un poco matto — per vivere un grande amore.
Per vivere un grande amore, bisogna stare un poco alla larga dalla gente, che normalmente é invidiosa dell`amore.
Per vivere un grande amore, in realtà, tu devi fare tua, la verità, che non c`é amore senza fedeltà, di corpo-anima- e cuore — per vivere un grande amore.
Per vivere un grande amore è molto, molto importante vivere sempre assieme e, se possibile, morire insieme, per non morire di dolore.
Per vivere un grande amore,non basta essere una brava persona, è necessario avere grandi pettorali — pettorali da rematore.
È un punto a favore saper fare uova strapazzate, gamberi, minestrine, sughi, bistecche alla Strogonoff, stuzzichini per il dopo l`amore. E cosa c’è di più bello che andare in cucina e preparare con amore una ricca e gustosa insalatina per il nostro grande amore?
Essere cortesi senza cortesia, saper fare quattrini con poesia —
per vivere un grande amore.
È necessario sapere bere whisky( chi sa bere sai, non corre rischi nel cadere alle incredibili pene dell`amore…)
Ma tutto questo è inutile amico mio, se in questa selva oscura e
disperata…non sai neanche trovarla, la tua amata.


Vinicius credeva fermamente nella reincarnazione. Un giorno, i suoi amici più giovani, Toquinho e Chico Buarque, un po’ per scherzare e un po’ seriamente, gli chiesero cosa avrebbe voluto essere nella vita successiva. E Vinicius, dopo averci pensato un po’, rispose seriamente guardandoli negli occhi: “Vorrei essere Vinicius, ma solo con un cazzo più grosso”.


Nel 1941, durante la Seconda guerra mondiale, tornò a Rio e iniziò a scrivere recensioni cinematografiche e critiche in vari giornali e riviste. Una volta laureatosi, intraprese la carriera diplomatica: a Los Angeles, dove fu nominato vice-console per cinque anni, incominciò ad appassionarsi alla settima arte. Negli anni ’50 scrisse, insieme ad Antonio Carlos Jobim, il film musicale “Orfeu da Conceição”. Da allora cominciò a collaborare con tutti i maggiori musicisti dell’epoca: da Pixinguinha a Carlos Lyra, da Baden Powell a Edu Lobo. Con il chitarrista Baden Powell creò l’afrosamba, con il disco “Os afro sambas”, recuperando la magia e l’ambiguità dalla macumba al candomblè. Assieme a Jobim, divenne in breve tempo il “guru” della “bossa nova”: i due composero fra l’altro l’immortale “Garota de Ipanema” e “A felicidade”. Nell’agosto del 1962, tenne il suo primo grande show, al nightclub Bon Gourmet, con Tom Jobim e João Gilberto.
Abbandonata ormai la carriera diplomatica (Nel 1957 entra a far parte della delegazione del Brasile all’ U.N.E.S.C.O), Vinicius divenne quello che aveva sempre desiderato essere: un poeta e cantante: i suoi spettacoli erano momenti indimenticabili, in cui alternava canzoni e aneddoti, poesie e musica.
Negli ultimi dieci anni della sua vita, cominciò un sodalizio con il giovane Toquinho, con cui viaggio moltissimo in tutto il mondo, riscuotendo un caloroso successo internazionale, specie in Argentina e in Italia.

Una selezione di poesie di Vinícius de Moraes è stata tradotta in italiano da Giuseppe Ungaretti, che conobbe de Moraes nel '37, durante il suo soggiorno in Brasile. Anche molte delle sue canzoni sono state tradotte. Nel 1969 de Moraes soggiornò alcuni mesi a Roma; durante questo periodo registrò il suo primo album in italiano, La vita, amico, è l'arte dell'incontro, affiancato da Sergio Endrigo, un giovanissimo Toquinho alla chitarra e dallo stesso Ungaretti che recita in maniera eccezionale alcune delle proprie traduzioni poetiche. Nel 1974 esce Per vivere un grande amore, registrato assieme a Toquinho. Nel 1976 viene prodotto La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria che, oltre al solito Toquinho, vede la partecipazione di Ornella Vanoni che interpreta alcune delle bellissime canzoni di de Moraes.
Morì a sessantasei anni, il 9 luglio del 1980, lasciando un vuoto incolmabile. L’epitaffio più bello che si potesse immaginare l’ha tirato fuori Maria Bethania, che nel film dice di Vinicius: “Se è vero che l’essenziale della vita è dare amore e riceverlo, allora Vinicius è stato mandato sulla terra per ricordarcelo costantemente”.
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2 commenti:

  1. Mi piace molto, molto questo blog, per che mi piace molto piú VINIcIUS DE MORAES.....saravá
    eu sou portuguesa, com alguma ligaçao à itália e desde que descobri, um grande amigo, fêz-me conhecer, adorei e muita gente da minha geração também , porque depois do 25 de abril, foi descobrir, desventrar o que era muito reservado, proibido e censurado.tivemos umas 2 décadas a descobrir a boa música MPB....parabéns

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  2. Obrigado, Ivone. O Brasil e a misica brasileira sao as minhas paixoes...

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