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mercoledì 19 gennaio 2011

Alluvione a Rio de Janeiro
I morti sono oltre 700






E stato il più grande disastro naturale in Brasile e uno dei peggiori dieci del mondo nel secolo scorso. Il bilancio ufficiale delle vittime, ancora provvisorio, parla di 711 morti e 207 dispersi (mancano ancora i dati di Petropolis che non sono stati comunicati). I senzatetto, col passare dei giorni, sono ormai oltre ventimila. Quindici paesi sono ancora isolati.

Si temono epidemie e intossicazioni, per mancanza di acqua potabile e cibi avariati. In particolare, corpi putrefatti e acqua infetta potrebbero creare l’ambiente ideale per la proliferazione delle zanzare portatrici della febbre dengue. Nel frattempo nuove forti piogge hanno provocato ulteriori allagamenti a Nova Friburgo, costringendo un ospedale da campo allestito per l'emergenza a sospendere nuovamente le attività. Il bilancio delle vittime cresce man mano che tra macerie e fango vengono riesumati nuovi cadaveri, solitamente durante gli interventi di soccorso operati dai mezzi militari cingolati, che provvedono a rifornire di generi di prima necessità le aree isolate da fango e acqua. La Protezione Civile locale (la Defesa Civil) ha invitato gli abitanti delle case minacciate a rifugiarsi in edifici sicuri, come scuole e chiese. Tre pompieri sono stati seppelliti da uno smottamento di terra a Nova Friburgo (140km da Rio).

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