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sabato 30 aprile 2011

Coppie gay, in Brasile
quelle stabili sono oltre 60 mila




Il Brasile ha oggi 60.002 coppie gay in relazioni stabili. E’ quanto rivela l’ultimo censimento effettuato dall’IBGE. Per la prima volta, l'indagine demoscopica ha incluso, parlando di coppie, un campione dello stesso sesso.
Il numero delle coppie dichiaratamente gay rappresenta lo 0,16% del totale, facendo riferimento ai 37.487.115 matrimoni eterosessuali. Negli Stati del Sud-Est c’è quasi la metà delle unioni omosessuali registrate in tutto il Paese. La maggior parte sono a San Paolo (16.872 unioni). Subito dopo, c’è Rio de Janeiro (10.170). Questa indagine rivela solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda la diffusione dell’omosessualità in Brasile. I numeri reali sono molto più alti, perché solo pochi hanno avuto il coraggio di scrivere “coppia omosessuale” nel formulario del censimento. E comunque, restando ai casi “ufficiali”, si ha la conferma che non è vero che le unioni gay siano particolarmente instabili. Anzi, la ricerca rivela il contrario.
Al momento, non è possibile per le coppie gay brasiliane unirsi in matrimonio legalmente. Quì l’istituto matrimoniale è regolata dal governo federale e non dallo stato. Le corti hanno almeno parificato le unioni gay alle coppie di fatto, permettendo loro di godere di certi diritti. Nè la costituzione brasiliana nè le sue leggi impediscono le unioni omosessuali, ma entrambe non le riconoscono a livello legale. Un anno fa, in Brasile, il governo ha però emanato un decreto per garantire il pagamento delle pensioni anche ai vedovi gay, evitando così ai legittimi beneficiari di intentare, come capitava prima, lunghi e costosi processi per accedere a questo tipo di prestazioni basate sulla previdenza sociale. Alla morte del partner dello stesso sesso, i conviventi potranno così riscuotere la pensione del compagno o della compagna deceduto, un diritto sacrosanto che veniva però soffocato dall’interminabile attesa del benestare della corte incaricata e, soprattutto, da una lunga trafila processuale per vedersi riconosciuto un beneficio ‘naturale’ per due persone che si amano. Secondo il decreto, la norma è stata adottata sulla base dei concetti contenuti nel codice civile brasiliano e nella Costituzione, i quali garantiscono il benessere del cittadino, senza alcuna discriminazione.
In Brasile non esiste ancora un riconoscimento completo delle unioni civili a livello federale, tuttavia le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle sposate in materia contributiva e assistenziale. Numerosi stati vietano la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e lo stato del Rio Grande do Sul ha un registro delle unioni civili. In Brasile, inoltre, i cittadini omosessuali (dichiarati) hanno il diritto costituzionale di adottare i bambini e, nel 2005 è successo per la prima volta che una bambina è stata data in adozione ad una coppia gay nello Stato di San Paolo. Questa decisione inedita portò diversi giudici a riconsiderare la adozione dalla parte delle coppie gay e portò inoltre ad un boom di adozioni da parte dei gay.

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