Brasiliani spendaccioni. E’ questo il risultato al quale è giunto uno studio dell’Associazione dei supermercati di San Paolo condotto con la collaborazione della Nielsen e della Kantar Worldpanel. Secondo lo studio, di fronte ad un reddito familiare medio di 2.146 reais al mese, la spesa media mensile ha raggiunto R$ 2.171. Dal 2009 al 2010, il reddito dei brasiliani è cresciuto del 13%, mentre la spesa è aumentata del 16%. Di conseguenza, il 53% delle famiglie brasiliane hanno speso più di quanto incassato.
In Brasile è facile ottenere un prestito dalle banche e nel Paese, anche neiu supermercati, è prassi quotidiana fare la spesa pagando a rate con le carte di credito. Questo, secondo l’associazione pauolista, è uno dei fattori principali dell’indebitamento della popolazione.
"Con l'accesso al credito, il consumatore ha imparato a convivere con essa", spiega l'economista Martin Paiva Moreira. "Ma noi crediamo che già quest’anno saranno gli stessi consumatori a mettere a posto i bilanci familiari", aggiunge. Per Martin, siccome la differenza tra entrate e uscite è ancora di piccole dimensioni, il pareggio del bilancio può essere facilmente raggiunto anche con un modesto aumento del reddito.
Attualmente, stando ai dati dell’ultimo censimento, circa il 75% delle famiglie brasiliane hanno difficoltà a raggiungere la fine del mese. E questa realtà è ancora più pesante nelle famiglie a basso reddito: in quelle che hanno introiti non superiori a 830 reais (poco più di un salario minimo) la percentuale sale fino all’88 per cento.
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