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giovedì 7 luglio 2011

La magia del Berimbao,
strumento che sa di storia e di schiavi



In Brasile il Birimbo probabilmente è stato portato dall’Africa, comunque in Africa l’arco musicale è uno strumento solista, mentre in Brasile si è sviluppato come strumento da gruppo, impiegato nelle rappresentazioni di capoeira. Il berimbao è composto da un arco di legno, lungo da 1,3 a 1,6 metri (ma ve ne sono anche di più lunghi), a seconda della estensione musicale dello strumento, che tende una corda metallica. E' composto da:un arco di legno, una corda metallica (detta arame), una zucca cava (detta cabaça che funge da cassa di risonanza), un cappuccio di cuoio (su cui fissare una delle due estremità della corda (l'altra è fissata direttamente all'arco)), lo "spago" usato sia per fissare la corda che la zucca. La corda viene percossa con una bacchetta di legno (vareta) tenuta con una mano, mentre l'altra regge fra l'indice e il pollice una pietra levigata (usata per variarne l'ampiezza di vibrazione) e con le altre dita regge lo strumento in posizione verticale (con l'arco rivolto verso il corpo del suonatore); allontanando e avvicinando la zucca al corpo, il suonatore può amplificare o attutire il suono.

Si possono distinguere tre tipi di berimbau: "viola", "medio" e "gunga". Quest'ultimo, il più grande dei tre, viene spesso considerato strumento "sacro", che può essere suonato solo da un musicista particolarmente importante (per esempio un maestro) o da chi riceva esplicitamente dal maestro il permesso di usarlo.
Chi suona il berimbau è generalmente chi dirige la roda, chi cioè detta i ritmi, intona le canzoni, avvicenda i giocatori. Per questo, generalmente questo “titolo” spetta al capoerista più anziano o al più prestigioso presente, ed è spesso causa di velate ma pesanti “guerre” di prestigio.
Il legno più utilizzato per il corpo del berimbau è chiamato biriba. Il filo d’acciaio (arame) è ancora oggi estratto con un coltello dall’interno dei pneumatici e pulito, anche se alcuni capoeristi si rivolgono al ferramenta e lo comprano in rocchetti. La pietra viene usata per alterare la lunghezza della corda messa in vibrazione e, di conseguenza, la nota prodotta dal berimbau. Un tempo si utilizzavano pesanti monete di rame adesso fuori corso, ora vengono prodotti appositamente dei dischi di rame o di altri metalli. In alternativa si usano sassi piatti e tondi.

I suoni. 
Grave, quando la pietra non tocca la corda, lasciandola vibrare in tutta la sua lunghezza
Acuto, quando la pietra preme sulla corda, accorciando la sezione che vibra
Indeterminato, quando la pietra esercita una pressione limitata sulla corda, impedendole di vibrare, dando un caratteristico ronzio...


Dove si compra

Un luogo sicuro a Salvador-Bahia è il Mercado Modelo (un intero ed efficiente palazzo costruito negli anni 40 dopo l'incendio del precedente: 'Agua de Meninos) che ospita un ristorante abbastanza tipico e artigianato baiano. Dentro e fuori il Mercado, pullulano bancarelle che vendono berimbaus. Se ne incontrano di tre misure (a parte quella mignon da tavolo): grande, medio e piccolo, sia al naturale che dipinti. Ci sono altri luoghi dove si può acquistare il berimbau ed assistere ad alcune esibizioni di capoeira: il Terreiro de Jesus, così come tutto il Pelourinho dove è collocato, offre alcune possibilità. Rimanendo in zona ci sono un paio di negozi con annesso un serio laboratorio: quello di Bira Reis (Oficina de Investigação Musical) e quello di Lua.

Come si suona
la prima cosa da fare per uno studente, sono gli esercizi di equilibrio con lo strumento in mano. Tenendolo stretto con la mano, muoverlo a destra e a sinistra, in alto ed in basso. Con la bacchetta si percuote il filo dell'arco perpendicolarmente. Successivamente è importante imparare ad appoggiare la moneta al filo, ad utilizzare l'effetto wha-wha della zucca ed a suonare il caxixi contemporaneamente al colpo o da solo. E' estremamente vero che la grande varietà di suoni che il berimbau è capace di produrre, provoca un effetto sorpresa ad una persona che lo vede e lo sente per la prima volta.

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