Un blog per chi ama il Brasile: cultura, personaggi, consigli di viaggio, informazioni utili, economia, gastronomia. Tutto (o quasi) su un Paese che non potrà mai uscire dal cuore
Se ti piace il blog... clicka MI PIACE
Cerca nel web
sabato 19 febbraio 2011
Il biodiesel in Brasile
sarà prodotto a base di alghe
È cominciata in Brasile la produzione di biodiesel da alghe microscopiche alimentate dai rigetti della lavorazione della canna da zucchero. Questa «catena virtuosa» è stata annunciata dall'università brasiliana di Sao Carlos, che ha elaborato il progetto di produzione assieme alla Algae Biotecnologia, l'impresa che curerà l'aspetto industriale della produzione, e lo ha brevettato a livello internazionale.
I rigetti della distillazione della canna da zucchero per la produzione di zucchero e etanolo, altamente tossici e inquinanti, serviranno come alimento per un tipo di microalga ricchissima di molecole di grassi facilmente trasformabili in combustibile biologico per automezzi. Lo scarto della distillazione è un liquido composto da sali minerali e composti organici difficile da degradare nell'ambiente, ma estremamente nutritivo per microorganismi come le alghe. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 3,2 milioni di real dalla banca statale Bndes.
Il biodiesel a base di alga, in Brasile farà la concorrenza a quello prodotto con la soia. Il biodiesel ricavato dalla soia e l’etanolo ricavato dalla canna da zucchero sono i due combustibili di punta dell’energia di origine agricola prodotta in Brasile, sebbene il Piano Nazionale dell’Agroenergia 2006–2011 prevedesse anche lo sviluppo di altre fonti agricole, come la biomassa forestale e i rifiuti provenienti dall’agricoltura e dagli allevamenti. La produzione di biodiesel a partire da colture come il ricino, il girasole e la palma in regime di agricoltura famigliare era stata auspicata come un modello ambientalmente sostenibile e socialmente includente, da introdurre con lo sviluppo del settore agroenergetico. Tuttavia, nonostante i propositi del Piano la maggior parte del biodiesel prodotto in Brasile si ricava dalla soia, il cui mercato è controllato dalle multinazionali e la cui coltivazione è in mano ai grandi latifondisti.
Nell’ambito internazionale il Brasile possiede tutte le condizioni per assumere una posizione di leadership nella produzione mondiale di biodiesel, visto la sua lunga esperienza nella produzione di etanolo, le sue condizioni climatiche favorevoli, la sua vasta estensione di terra coltivabile e la competitività del suo settore agrario. Infatti, la produzione brasiliana di biocombustibili non è in competizione con la produzione di alimenti, come può succedere in altri Paesi che si trovano in condizioni diverse da quelle brasiliane. Da considerare, infatti, che la disponibilità di terre coltivabili garantisce al Brasile la condizione di essere uno dei più grandi paesi esportatori di prodotti alimentari ed anche un grande produttore di biocombustibili. In più, la produzione di materia prima agricola per la produzione di energia può essere abbinata con la produzione alimentare, massimizzando i guadagni degli agricoltori e i benefici alla società.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento