Se ti piace il blog... clicka MI PIACE

Cerca nel web

domenica 9 gennaio 2011

Il Carnevale ovvero l'anima del Brasile






Il carnevale nasce in Brasile nel XIX secolo, con i primi balli mascherati a partire dal 1840 e l’inizio delle grandi società nel 1855. Il contributo della popolazione nera e meticcia, specialmente dopo l’abolizione della schiavitù, è stato decisivo per il carnevale carioca portando alla creazione dei Blocos, ossia dei cortei di persone che costituiscono i gruppi di cui la sfilata si compone.
Prima dell’introduzione dei balli mascherati, il divertimento consisteva soprattutto nel lancio di limoni profumati (nelle case delle fanciulle) e di qualsiasi tipo di liquido o di farina (nelle strade). Dopo l’Indipendenza, arrivarono a Rio de Janeiro i balli mascherati sul modello parigino. Il grande successo di tali danze portò all’introduzione di altre forme di divertimento, come le passeggiate o promenades alla maniera del già quasi estinto carnevale romano. Nel frattempo, il carnevale proposto dalla borghesia non era il solo a regnare nelle strade di Rio de Janeiro; parallelamente al movimento che voleva introdurre una festa con le caratteristiche di un evento mondano, altri tipi di manifestazioni prendevano piede in città. L’Entrudo (così veniva chiamato l’insieme degli scherzi fatti per le strade durante il periodo del carnevale) con la sua allegria disorganizzata e spontanea non era l’unica forma di divertimento del carnevale popolare. Molti gruppi neri, detti congadas (o congo) e cucumbis, approfittavano della relativa libertà consentita durante queste feste popolari per ottenere autorizzazioni dalla polizia a dar vita alle loro rappresentazioni. Altri gruppi formati dalla popolazione povera dei neri liberti e dai piccoli commercianti portoghesi (più tardi conosciuti come Zé Pereiras) cominciarono a partecipare ai festeggiamenti passeggiando per le strade. La miscela di questi differenti gruppi ha dato vita a un carnevale in cui prendono forma manifestazioni culturali molto diverse, caratteristica che tuttora contraddistingue il carnevale carioca.

Le scuole di samba. La partecipazione popolare alle manifestazioni carnevalesche, soprattutto quelle di strada, è quasi totale. Nelle metropoli, Janeiro e a San Paolo, si sono imposte le Scuole di Samba. Contrariamente a quanto generalmente si pensa all'estero, non si tratta di scuole dove s'insegna a ballare la Samba (in Brasile è il Samba). Sono, invece, associazioni rionali - con tanto di sede propria e migliaia di soci - che ad ogni carnevale sfilano nel Sambodromo per vincere lo Stendardo d'oro.
La scuola di samba si presenta nel Sambodromo suddivisa in varie ali, ciascuna delle quali conta centinaia di sambisti. Ogni ala indossa un proprio costume che racconta un pezzo della storia relativa al "Samba Enredo", il tema scelto dalla scuola per partecipare al concorso. Tra le ali s'intercalano giganteschi carri allegorici che continuano il racconto. Anch'essa in costume appropriato, la famosa batteria (la banda musicale) accompagna tutta la sfilata senza un attimo di sosta. Insieme con la batteria interviene il puxador do samba, cioè il cantante che dall'inizio alla fine della sfilata interpreta ininterrottamente il Samba Enredo.
Ciascuna Scuola partecipa mediamente con 3.000 o 4.000 sambisti. Oggi è soprattutto un gigantesco affare, destinato principalmente ai turisti che arrivano da tutte le parti del mondo ed agli spettatori televisivi dell'intero globo. A parte i partecipanti alla sfilata, che appartengono a tutti gli strati sociali, in pratica il "popolo" è escluso da questo tipo di manifestazione.

Il Carnevale di rua. Fortunatamente la tradizione popolare continua a vivere attraverso le antiche forme di partecipazione di gruppi organizzati, che sfilano in costume per le strade cittadine cantando e danzando. Il vecchio carnevale, parte integrante della cultura brasiliana, non è morto. Un esempio della vitalità delle tradizioni è dato dal carnevale di strada di Salvador (Bahia), la cui maggior attrazione (che ogni anno richiama milioni di turisti) sono i Trios elétricos: enormi carri a motore, colorati ed illuminati, che percorrono le strade cittadine equipaggiati con potentissimi altoparlanti. Sul tetto portano un gruppo di musicisti e cantanti, che suonano e cantano ininterrottamente le musiche carnevalesche più in voga, seguiti da immense moltitudini di persone che cantano e ballano. E' uno spettacolo indimenticabile, esempio vivo della più pura tradizione carnevalesca brasiliana.

Rio de Janeiro. Oltre alle tradizionali sfilate dei Blocos in strada, celebri soprattutto nei quartieri come panema, Botafogo e Laranjeiras, viene realizzato quello che si può considerare uno dei maggiori spettacoli audiovisivi del mondo, la sfilata delle Scuole di Samba. Il luogo della sfilata, il Sambódromo, è oggi un’icona del carnevale contemporaneo famoso in tutto il mondo. Per l’edizione 2011 le sfilate dei gruppi speciali delle scuole di samba di Rio de Janeiro sono programmate dal 4 all'8 marzo. Per un’ora e venti minuti circa, ciascuna scuola esibirà le meraviglie di cui la creatività degli artisti locali è capace, messa in scena con energia, splendore e movimento. Questi gruppi, affiliati alla Lega Indipendente delle Scuole di Samba di Rio de Janeiro, si distinguono per lo sfarzo delle loro rappresentazioni cui partecipano circa cinquemila persone per ciascuna scuola.

Recife. Nel Pernmbuco, la festa si trasformò nel secolo XVII assimilando elementi provenienti dalla cultura africana. Nel XIX secolo nacque il Frevo, prima come ritmo musicale e poi come danza caratteristica, divenuta nel tempo la caratteristica principale del carnevale nel Pernambuco, in particolare nelle città di Olinda e Recife. Proprio in queste città cominciarono a organizzarsi i primi gruppi del carnevale nei quartieri più popolari. I Blocos più numerosi e organizzati sfilavano nella capitale del Pernambuco (Recife) e per le strade di Olinda. È il caso del bloco più celebre, il Galo da Madrugada (il Gallo dell’Alba) – registrato nel libro dei Guinness dei Primati come il più grande al mondo. La festa di Recife è famosa soprattutto per la varietà dei ritmi musicali che la caratterizzano: il frevo, il maracatu, il caboclinho, la ciranda, il cocco, il samba, il rock, il reggae e il manguebeat. Animano la festa oltre tre mila spettacoli, 430 gruppi di carnevale e oltre 180 artisti.

Olinda. La caratteristica principale del carnevale di Olinda consiste invece nei piccoli blocos o gruppi con costumi fantasiosi e i famosi pupazzi giganti. Questi personaggi sono ispirati alle feste religiose nell’Europa del Medioevo. La festa di Olinda preserva alcune delle più genuine tradizioni popolari pernambucane. Ogni anno, per le strade della città alta, sfilano centinaia di gruppi carnevaleschi che mantengono vive le radici della festa più popolare del Brasile. Le manifestazioni dei gruppi di frevo, maracatus, caboclinhos e afoxé sono una testimonianza viva della mescolanza di costumi e tradizioni di bianchi, neri e indio che rispecchia la formazione del popolo e la cultura brasiliana.

Salvador. Il Carnevale di Salvador di Bahia è famoso per la grande partecipazione popolare e per quella che è la più grande attrazione della festa baiana, il trio elétrico. La tradizione dei trio inizia nel 1950, con la coppia di artisti formata da Dodô e Osmar, rispettivamente Adolfo Antônio Nascimento e Osmar Álvares de Macedo.
I due musicisti ebbero l’idea di ristrutturare una vecchia Ford del 1929  abbandonata in un garage e di uscire per le strade, dando vita ad un concerto itinerante, suonando direttamente dalla macchina su cui avevano installato un impianto di amplificazione. Lo show fu seguito dalla folla per le strade del centro della città e da allora la tradizione si ripete in ogni edizione del Carnevale di Bahia. Oltre ad accompagnare i trio elétrico per le strade di Salvador, la folla si riunisce nella città del Carnevale. Un’area di 25 chilometri, con camerini, balconate, assistenza medica e sicurezza pubblica, oltre a varie infrastrutture speciali montate dai diversi organi municipali, statali e federali. Durante questi sette giorni Salvador accoglie turisti da tutto il mondo. I blocchi dei discendenti africani, con i loro tamburi ed il ritmo degli afoxés, completano la varietà dei ritmi e degli stili in quella che è una manifestazione unica al mondo. Legati al candomblé (la religione Afro brasiliana) i blocchi esaltano la radice della cultura africana e portano nelle strade uno spettacolo tutto da ascoltare, danzare e cantare. La maggior parte dei gruppi vende alla folla il costume che caratterizza ciascun blocco ma è anche possibile accompagnare semplicemente i cortei senza pagare nulla. Il Pelourinho, uno dei principali punti turistici di Salvador, ospita la sede di vari blocchi. Proprio questa presenza nel territorio ha contribuito alla trasformazione di questo quartiere che è divenuto un centro di diffusione della cultura baiana. I blocchi più noti al grande pubblico sono: gli Olodum, i Filhos de Gandhi e gli Ilê Aiyê. La festa nella capitale baiana riunisce più di due milioni di persone che sfilano per le strade lungo tre percorsi: Osmar (Avenida), Dodô (Barra-Ondina) e Batatinha (Centro Storico).





Se non volete perdere gli aggiornamenti di questa pagina, basta solo iscriversi gratuitamente al blog.
Email Address:


Powered by Feed My Inbox

Nessun commento:

Posta un commento

Vota +1 se ti piace questo post